martedì 26 giugno 2012

I viaggi nel tempo di ATmakeup: gli anni Sessanta.


Eccomi di nuovo qui a scrivere di un'epoca passata. Ormai questa storia dei viaggi nel tempo mi ha entusiasmato e voglio continuare a scrivere di storia, di costume, di come noi donne ci vedevamo allo specchio nel passato e di come lo facciamo nel presente.
Questa volta ho scelto gli anni 60 perché sono stati un periodo di rivoluzione culturale e sociale e hanno rappresentato un cambiamento ancora più radicale degli anni del Dopoguerra per quanto riguarda moda e makeup, probabilmente il cambiamento più radicale di tutto il XX secolo. Il fermento è palpabile e  rivoluzionario, veloce, giovane (ci ricorda qualcosa?) diventano i termini più rappresentativi dell'epoca. Le finiture sartoriali di alta moda, i tessuti eleganti e che devono durare cominciano a odorare di passato: nasce il pret à porter. Le nuove generazioni vogliono colore, vestiti comodi e irriverenti, come la minigonna, creazione di Mary Quaint e André Courrèges (non invischiamoci nella diatriba su chi l'abbia ideata per primo). 



Si disegnano capi con tagli geometrici e accostamenti di stoffe e colore che creano tridimensionalità: l'arte e la moda si fondono.


Yves Saint Laurent, che approda in questi anni al mondo della moda, ridisegna capi tipicamente maschili per il pubblico femminile come il trench o il tailler pantalone. 


Ma veniamo al makeup. Fino a questo momento il punto di forza del trucco sono state le labbra, sempre ben delineate e intensamente rosse. Negli anni 60 invece vengono truccate con colori naturali, pastello, non vengono delineate, anzi spesso i contorni della mucosa vengono sfumati nella pelle intorno alle labbra. Gli occhi rivendicano un ruolo di primo piano: si affermano grandi linee di eyeliner che sottolineano non solo la rima cigliare ma anche la piega palpebrale. L'eyeliner non è più portato verso l'alto come si vede nelle pin-up e nelle dive anni 50 ma tende a rimanere orizzontale o addirittura prende la direzione opposta, verso il basso. Si afferma la moda alla Cleopatra: esce per Revlon Sphinx eye e Sphinx Pink con smalto e rossetto coordinati (modella: Suzy Parker). 


Altra moda tipica del periodo è quella dell'occhio tondo e innocente alla Twiggy (all'anagrafe Leslie Hornby diventata famosa perché la stilista Mary Quaint la scelse per il lancio della minigonna). 



Sempre riguardo al trucco degli occhi è celebre la copertina di Vogue del 1964 "Festive Eyes" del make-up artist Pablo Manzoni, al''epoca direttore creativo della Elizabeth Arden (modella Benedetta Barzini).


Fino a questo momento fondotinta e cipria sono stati i prodotti imprescindibili per creare l'incarnato perfetto della diva. Negli anni 60 invece cominciano ad essere ritenuti troppo pesanti e l'incarnato diventa più naturale. Seguendo questa esigenza di naturalezza, anche le sopracciglia vengono truccate di meno: sono lasciate più folte che in passato e non vengono assolutamente ridisegnate, mentre la forma è quella tipica ad ali di gabbiano, a volte leggermente arrotondata. 
Il cambiamento nella società porta anche a un cambiamento nelle icone a cui si fa riferimento: le dive del cinema lasciano il posto alle modelle e alle rock star. In effetti ricercando un po' qua e là fra la biografia delle modelle dell'epoca sembra quasi di leggere la biografia di rockstar moderne. Oltre alle già citate Twiggy e Suzy Parker, ecco qualche foto d'epoca di Peggy Moffit (musa ispiratrice dello stilista Rudi Gernreich)


Jean Shrimpton


 e Cathee Dahmen.



E per finire un'immagine cinematografica: la copertina del dvd di "Indovina chi viene a cena" (1967):


Perché? Perché penso che rappresenti bene lo spirito di cambiamento rivoluzionario di questa epoca!

Alla prossima!!

Tutte le immagini sono state prese dal web, in caso fossero coperte da copyright contattatemi e provvederò ad eliminarle o sostituirle.

giovedì 14 giugno 2012

Anni 40 al Circolo degli Artisti


Domenica 10 giugno c’è stato un altro Vintage Market al Circolo degli Artisti ed anche questa volta ero presente per un workshop sul makeup. Come ho scritto qui l'obiettivo era ricreare un trucco anni 40.

Questa volta eravamo in giardino, baciate dalla luce del sole e ristorate dall’ombra di piante e alberi: una goduria!

Il trucco anni 40 è sicuramente più semplice di quello degli anni 50, ma io mi ritrovo sempre a chiacchierare, chiacchierare, consigliare, consigliare, consigliare… insomma un’ora per me è sempre troppo poco, se c’è qualcuno che mi segue potrei parlare di trucco per l’eternità. Infatti eccomi qui a spiegare i colori dei correttori alle ragazze impegnate nel primo turno di workshop:



Come sempre abbiamo fatto la base con fondotinta e correttore. Le ragazze hanno scelto vari tipi di fondotinta a seconda delle loro esigenze e ho visto applicare: bb cream, fondi minerali, liquidi, in crema. Abbiamo disegnato le sopracciglia e scelto due colori di ombretto per la base e l’esterno dell’occhio. Un filo di matita per delineare la rima cigliare superiore (rigorosamente solo la superiore negli anni 40). Blush. E… labbra!



Le labbra, negli anni 40 come negli anni 50, sono il punto di forza. E ci siamo impegnate tantissimo per ricreare quel look fiero e senza paura! ;-) Eh sì, perché noi ragazze moderne non siamo proprio abituate a vederci con molto rossetto e soprattutto con un rossetto rosso. Sembra proprio che nell’immaginario attuale il rossetto abbia una brutta reputazione e a me personalmente dispiace moltissimo perché invece trovo che sia il  prodotto cosmetico che rappresenta meglio la femminilità: attualmente si guarda con più indulgenza ad uno smokey eye nero come la pece che non a delle labbra rosso fuoco. Corsi e ricorsi storici: io spero proprio che il rossetto rosso torni di moda!

 Ora vi presento alcune delle "mie" ragazze!

 Valentina alle prese con l'ombretto:


Barbara, che era anche al workshop anni 50:


Elisa:


Simona (con me):


Alessia:


Uno scatto in bianco e nero dedicato... a me! ;-)



I miei più sentiti ringraziamenti per questa giornata vanno alla mia amica Bunny, sempre dietro le quinte, sempre pronta a incoraggiarmi, a Martina del Circolo degli Artisti e a mio marito.


Per quanto riguarda il futuro, tornerò al Circolo a settembre: vogliamo continuare a organizzare questi appuntamenti una volta al mese e ogni mese vogliamo esplorare un’epoca diversa.
E per chi volesse qualcosa di estivo, un evento a Ostia Antica su un make up sempre vintage, ma con una strizzatina d’occhio alla modernità.