mercoledì 20 marzo 2013

Aggiornamento: di tutto un po'!

Ciao a tutti,
è molto che non aggiorno il blog, per l'esattezza da luglio, ma ho un ottimo motivo: aspetto una bambina!! (Vi pare poco?) In questi mesi non ho potuto lavorare molto perché, si sa, alcune gravidanze sono perfette, altre affaticano un po', altre ancora sono un disastro. La mia si è avvicinata molto a questo ultimo caso e oltre a dovermi fermare con il lavoro, non sono neanche riuscita a raccogliere le forze per mettere insieme le idee e raccontarvi quello che mi stava succedendo (mea culpa!)
Però, ora che sono vicina a incontrare il cucciolo che mi ha fatto compagnia per questi nove mesi, mi è venuta voglia di "sgravarmi" anche di un po' di racconti di trucchi fatti, di collaborazioni, di progetti realizzati e progetti in cantiere.
L'idea del trucco "vintage" o trucco d'epoca, che dir si voglia, rimane la mia prima occupazione. A novembre ho partecipato a una bellissima serata a tema sul periodo del proibizionismo negli Stati Uniti organizzata da Swing Avenue in collaborazione con la scuola di ballo Swing & Soda. Per la serata ho preparato un corso per ricreare il trucco degli anni '20 e poi ho truccato sempre in quello stile la mia amica Bunny che è venuta vestita di tutto punto come solo lei sa fare:





Sempre per il trucco d'epoca, a dicembre c'è stato l'appuntamento ormai fisso con il mercatino Vintage del Circolo degli Artisti. Questa volta la modella è stata la mia amica Michela e l'epoca scelta gli anni '40. Ecco qualche foto dell'evento:


La "postazione"

Il Vintage Market e sullo sfondo un momento del workshop

Michela, modella per il workshop

Gli altri workshop "vintage make up" del Circolo degli Artisti sono stati organizzati da me ma poi in pratica è stata la mia amica Valentina Zanotti di Plumeria Make Up ad andare ad insegnare (andate sul suo sito! Tra le altre mille cose e bellissime foto, c'è il resoconto di ogni workshop). E con questo arriviamo alla cosa più importante di questi mesi che è la collaborazione "artistica", ma soprattutto la nascita di un'amicizia con una compagna di scuola di make up, Valentina appunto. La nostra collaborazione è nata dalle tante chiacchiere fatte su FB e a casa della sottoscritta davanti a enormi tazze di tè! Sul fondo della tazza abbiamo scrutato il nostro futuro, tra i vapori che si levavano abbiamo costruito i nostri sogni e nell'aroma dell'amata bevanda abbiamo trovato la forza per mettere in pratica anche solo per gioco qualche idea malsana che ci frullava per la testa.
E il gioco poi è diventato realtà! L'occasione è stata una delle serate di Swing Avenue ed è stata veramente un'occasione ghiotta perché sono venuti in Italia dagli Stati Uniti due ballerini di fama internazionale: Evita Arce e Michael Jagger (se non li conoscete, sbirciate qui: http://www.michaelandevita.com/). Io e Valentina abbiamo curato il look di Evita per quella serata. Non sto qui a raccontarvi quanto ci siamo divertite a crearlo, scegliere i colori, provarlo (se andate sulla mia pagina FB trovate alcune foto anche delle prove fatte su di me, eravamo talmente entusiaste di questa occasione che abbiamo pubblicato tutto! ahahah!) e poi finalmente a realizzarlo sulla splendida Evita! Il trucco è praticamente stato realizzato in toto da Valentina ed ecco alcune foto del work in progress:

Valentina, io ed Evita prima di iniziare

Costruzione esterno dell'occhio: una farfalla, ali per volare e ballare

La palette riesco ancora a reggerla! :-p

Vale ed Evita

Un tocco di "pazzia"

Glitter anche sulle labbra

Risultato finale

Ancora qualche ritocco...

Fine lavori!

Evita fa pubblicità con i nostri biglietti da visita

Come potete immaginare questo è stato il top dell'attività di questo periodo per soddisfazione personale e per divertimento.
Ma ho ancora un'ultima cosa da raccontare: la mia amica Beatrice, fotografa - anzi Bimbografa - professionista, si è vista pubblicare la sua attività sulla rivista Millionaire di gennaio e ha scelto una foto di un mio vecchio trucco per la pubblicazione (vecchio? vecchissimo! Andavo ancora a scuola in quel periodo!). Ecco la pagina della rivista (ah naturalmente la foto è quella piccolina in alto a destra, il bimbo non ha certo bisogno di make up!):


Con questo vi saluto. Non chiedetemi a quando il prossimo aggiornamento, fra 5 giorni "il lieto evento" e poi è tutto un punto interrogativo: bimba nuova, vita nuova! Un abbraccio a tutti!


giovedì 5 luglio 2012

Wedding Day

Ciao,

oggi lascio le vesti di viaggiatrice del tempo e vi presento una mia nuova creazione di makeup. Si tratta di un trucco sposa. Un classico sì, ma mancava tra i vari post di questo blog e sono molto contenta di aver trovato l'occasione per mostrarvi queste immagini.
Io sono un po' fatta al rovescio quindi comincio dai ringraziamenti. Il primo grazie va alla "modella", Giorgia, che mi ha dato il consenso di pubblicare le foto del suo matrimonio e il secondo grazie è per il fotografo, Riccardo Arena (fate click e andate a vedere il suo sito, ne vale veramente la pena!).

E per non smentire questo post nato al rovescio, cominciamo dal trucco finito:


Il trucco è molto classico e romantico, sui toni neutri del rosa. 
E ora ecco i dettagli. Qui stavo applicando la base per il blush, in crema (lo so, visto così sembra che stiamo giocando agli indiani):



Definizione sopracciglia:


Matita nera per la rima cigliare:


Cipria!


Ecco anche una versione in bianco e nero perché la mia amica Bea dice che questo effetto "acchiappa na cifra" e mai contrariare l'amica Bea su questioni di marketing:


Labbra:


Uno scatto allo specchio:


E per i più curiosi di voi, la disordinata valigetta della disordinatissima truccatrice:


Alla prossima!!



Tutte le immagini di questo post sono coperte da copyright.

martedì 26 giugno 2012

I viaggi nel tempo di ATmakeup: gli anni Sessanta.


Eccomi di nuovo qui a scrivere di un'epoca passata. Ormai questa storia dei viaggi nel tempo mi ha entusiasmato e voglio continuare a scrivere di storia, di costume, di come noi donne ci vedevamo allo specchio nel passato e di come lo facciamo nel presente.
Questa volta ho scelto gli anni 60 perché sono stati un periodo di rivoluzione culturale e sociale e hanno rappresentato un cambiamento ancora più radicale degli anni del Dopoguerra per quanto riguarda moda e makeup, probabilmente il cambiamento più radicale di tutto il XX secolo. Il fermento è palpabile e  rivoluzionario, veloce, giovane (ci ricorda qualcosa?) diventano i termini più rappresentativi dell'epoca. Le finiture sartoriali di alta moda, i tessuti eleganti e che devono durare cominciano a odorare di passato: nasce il pret à porter. Le nuove generazioni vogliono colore, vestiti comodi e irriverenti, come la minigonna, creazione di Mary Quaint e André Courrèges (non invischiamoci nella diatriba su chi l'abbia ideata per primo). 



Si disegnano capi con tagli geometrici e accostamenti di stoffe e colore che creano tridimensionalità: l'arte e la moda si fondono.


Yves Saint Laurent, che approda in questi anni al mondo della moda, ridisegna capi tipicamente maschili per il pubblico femminile come il trench o il tailler pantalone. 


Ma veniamo al makeup. Fino a questo momento il punto di forza del trucco sono state le labbra, sempre ben delineate e intensamente rosse. Negli anni 60 invece vengono truccate con colori naturali, pastello, non vengono delineate, anzi spesso i contorni della mucosa vengono sfumati nella pelle intorno alle labbra. Gli occhi rivendicano un ruolo di primo piano: si affermano grandi linee di eyeliner che sottolineano non solo la rima cigliare ma anche la piega palpebrale. L'eyeliner non è più portato verso l'alto come si vede nelle pin-up e nelle dive anni 50 ma tende a rimanere orizzontale o addirittura prende la direzione opposta, verso il basso. Si afferma la moda alla Cleopatra: esce per Revlon Sphinx eye e Sphinx Pink con smalto e rossetto coordinati (modella: Suzy Parker). 


Altra moda tipica del periodo è quella dell'occhio tondo e innocente alla Twiggy (all'anagrafe Leslie Hornby diventata famosa perché la stilista Mary Quaint la scelse per il lancio della minigonna). 



Sempre riguardo al trucco degli occhi è celebre la copertina di Vogue del 1964 "Festive Eyes" del make-up artist Pablo Manzoni, al''epoca direttore creativo della Elizabeth Arden (modella Benedetta Barzini).


Fino a questo momento fondotinta e cipria sono stati i prodotti imprescindibili per creare l'incarnato perfetto della diva. Negli anni 60 invece cominciano ad essere ritenuti troppo pesanti e l'incarnato diventa più naturale. Seguendo questa esigenza di naturalezza, anche le sopracciglia vengono truccate di meno: sono lasciate più folte che in passato e non vengono assolutamente ridisegnate, mentre la forma è quella tipica ad ali di gabbiano, a volte leggermente arrotondata. 
Il cambiamento nella società porta anche a un cambiamento nelle icone a cui si fa riferimento: le dive del cinema lasciano il posto alle modelle e alle rock star. In effetti ricercando un po' qua e là fra la biografia delle modelle dell'epoca sembra quasi di leggere la biografia di rockstar moderne. Oltre alle già citate Twiggy e Suzy Parker, ecco qualche foto d'epoca di Peggy Moffit (musa ispiratrice dello stilista Rudi Gernreich)


Jean Shrimpton


 e Cathee Dahmen.



E per finire un'immagine cinematografica: la copertina del dvd di "Indovina chi viene a cena" (1967):


Perché? Perché penso che rappresenti bene lo spirito di cambiamento rivoluzionario di questa epoca!

Alla prossima!!

Tutte le immagini sono state prese dal web, in caso fossero coperte da copyright contattatemi e provvederò ad eliminarle o sostituirle.

giovedì 14 giugno 2012

Anni 40 al Circolo degli Artisti


Domenica 10 giugno c’è stato un altro Vintage Market al Circolo degli Artisti ed anche questa volta ero presente per un workshop sul makeup. Come ho scritto qui l'obiettivo era ricreare un trucco anni 40.

Questa volta eravamo in giardino, baciate dalla luce del sole e ristorate dall’ombra di piante e alberi: una goduria!

Il trucco anni 40 è sicuramente più semplice di quello degli anni 50, ma io mi ritrovo sempre a chiacchierare, chiacchierare, consigliare, consigliare, consigliare… insomma un’ora per me è sempre troppo poco, se c’è qualcuno che mi segue potrei parlare di trucco per l’eternità. Infatti eccomi qui a spiegare i colori dei correttori alle ragazze impegnate nel primo turno di workshop:



Come sempre abbiamo fatto la base con fondotinta e correttore. Le ragazze hanno scelto vari tipi di fondotinta a seconda delle loro esigenze e ho visto applicare: bb cream, fondi minerali, liquidi, in crema. Abbiamo disegnato le sopracciglia e scelto due colori di ombretto per la base e l’esterno dell’occhio. Un filo di matita per delineare la rima cigliare superiore (rigorosamente solo la superiore negli anni 40). Blush. E… labbra!



Le labbra, negli anni 40 come negli anni 50, sono il punto di forza. E ci siamo impegnate tantissimo per ricreare quel look fiero e senza paura! ;-) Eh sì, perché noi ragazze moderne non siamo proprio abituate a vederci con molto rossetto e soprattutto con un rossetto rosso. Sembra proprio che nell’immaginario attuale il rossetto abbia una brutta reputazione e a me personalmente dispiace moltissimo perché invece trovo che sia il  prodotto cosmetico che rappresenta meglio la femminilità: attualmente si guarda con più indulgenza ad uno smokey eye nero come la pece che non a delle labbra rosso fuoco. Corsi e ricorsi storici: io spero proprio che il rossetto rosso torni di moda!

 Ora vi presento alcune delle "mie" ragazze!

 Valentina alle prese con l'ombretto:


Barbara, che era anche al workshop anni 50:


Elisa:


Simona (con me):


Alessia:


Uno scatto in bianco e nero dedicato... a me! ;-)



I miei più sentiti ringraziamenti per questa giornata vanno alla mia amica Bunny, sempre dietro le quinte, sempre pronta a incoraggiarmi, a Martina del Circolo degli Artisti e a mio marito.


Per quanto riguarda il futuro, tornerò al Circolo a settembre: vogliamo continuare a organizzare questi appuntamenti una volta al mese e ogni mese vogliamo esplorare un’epoca diversa.
E per chi volesse qualcosa di estivo, un evento a Ostia Antica su un make up sempre vintage, ma con una strizzatina d’occhio alla modernità.

mercoledì 23 maggio 2012

L'orologio torna ancora indietro: gli anni 40.


Un altro workshop al Vintage Market del Circolo degli Artisti e un'altra epoca da studiare più da vicino. Mi piace osservare la storia dal punto di vista del costume e soprattutto del makeup perché diventa così una storia di donne, diversa da quella che si studia a scuola. Gli anni 40 sono poi un periodo molto intenso, per usare un eufemismo, visto che sono gli anni della Seconda Guerra Mondiale (1939-1945).

Come si può ben immaginare, tutte le materie prime erano impiegate al fronte quindi i tessuti per i vestiti e gli ingredienti dei cosmetici erano ovviamente di dubbia qualità o comunque molto rari. La lana andava tutta agli eserciti e per i vestiti dei civili viene prodotto il Lanital una fibra tratta dalla caseina (proteina del latte). Per tutto il periodo bellico le gonne arrivano solo fino al ginocchio e le giacche e i cappotti hanno spalle grandi e squadrate. 



Il nylon è quasi impossibile da trovare e  per le signore ormai rimaste senza calze, le case cosmetiche inventano il makeup per le gambe. 




Per quanto riguarda i prodotti per la cura e l'igiene della persona, l'olio di oliva prende il posto delle creme idratanti, la vaselina viene usata sia come rossetto sia come mascara e vernici di varia natura vengono impiegate al posto dello smalto. Nonostante questo, soprattutto in America, le donne che erano occupate al fronte o nelle fabbriche al posto degli uomini che erano in guerra, ci tengono ad apparire al meglio e le case cosmetiche sono anch'esse in prima linea per confezionare prodotti e pubblicità che possano tirare su l'animo del paese in guerra. 

Come dicevo, donne al fronte! Il trucco veniva considerato fondamentale anche se la moda (o l'esercito?) dettavano delle rigide regole. E le case cosmetiche fanno di tutto per adattarsi producendo colori di rossetto e di smalto per unghie che possano essere della stessa tonalità del rosso nelle uniformi o che possano coordinarsi con quelle color kaki. I nomi dei colori dei rossetti sono quanto mai belligeranti: la Cyclax produce Auxiliary Red, H. Rubinstein pubblicizza il suo Regimental Red e E. Arden crea il Montezuma Red. 


Ma se di rossetto nei negozi non se ne trovava nemmeno l'ombra? Allora è il momento di comprare un pennello per raccogliere quello rimasto nel tubetto della confezione o, ahimè, si possono macchiare le labbra con del succo di barbabietola rossa e renderle lucide con la vaselina.

Ma com'era il trucco negli anni 40? Molto naturale, ovviamente. Poco fondotinta, poca cipria. La maggior parte delle donne usava solamente il rossetto. Se portavano l'ombretto, lo applicavano solamente sulla palpebra mobile sopra l'occhio, mai sotto. E così era anche per il mascara, che veniva applicato, quando c'era, solo alle ciglia superiori. In realtà così veniva applicato anche il rossetto: solo nella parte superiore e poi veniva passato al labbro inferiore sfregando le labbra una con l'altra. La matita per le labbra non si usava. Le prime matite per labbra escono per Max Factor, Gala e Rimmel intorno al 1948. Naturalmente qui stiamo parlando della maggioranza delle donne. Per le attrici e le starlet in generale il discorso è un po' diverso ed è il loro makeup che oggi è diventato icona del look anni 40. Ecco Judy Garland e Rita Hayworth in pubblicità della Max Factor:




Il "galateo" del makeup prevedeva che l'ombretto fosse coordinato con il colore degli occhi per il trucco da giorno e coordinato con il vestito per il trucco da sera. Quest'ultimo prevedeva ancora l'uso dell'oro e dell'argento per rendere il tutto più brillante. Ma naturalmente olio e vaselina andavano ugualmente bene per chi non poteva permettersi l'ombretto. Tutto doveva essere coordinato e ad esempio Elizabeth Arden e la Revlon propongono i Colour Harmony Boxes, dove cipria, rossetto, blush e ombretto sono coordinati.

E anche questa puntata dei miei viaggi nel tempo volge al termine, spero di vedervi al Circolo degli Artisti il 10 giugno... ma non chiamatemi dottore!!! ;-)

Alla prossima!

Tutte le immagini sono state prese dal web, in caso fossero coperte da copyright contattatemi e provvederò ad eliminarle o sostituirle.